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la vita di uno sphee non è mai semplice

domenica 1 aprile 2007

L'americanata più bella


300 è un film violento, al limite dello splatter, grottesco e quasi caricaturale, diretto, con una sceneggiatura poco più che ovvia (soprattutto se avete ascoltato i discorsi di Bush sulla guerra al terrorismo).
L'ho adorato!

Il film è tratto da un romanzo a vignette di Miller (lo stesso di Sin City), e gioca molto su effetti da comics: la regia è spettacolare, la fotografia fantastica e i personaggi si muovono in un mondo che è a metà tra il surreale e l'archetipo; la fotografia e gli effetti speciali sono i veri protagonisti del film.
La storia è sviluppata con grande maestria, e gli attori sono davvero tutti molto bravi, soprattutto Gerald Butler -il protagonista, Leonida - e Lena Heady, la cui bellezza mozza il fiato dall'inizio alla fine del film, un contrasto quasi esasperato tra la crudezza delle immagini di guerra e il suo volto così solenne e bello.
Degli altri non so dirvi molto, non fanno altro che combattere e morire per tutto il film, ma lo fanno in maniera superba.
L'accuratezza storica nei costumi (quelli maschili, perchè su quelli femminili ho i miei seri dubbi)
rende il tutto molto realistico; se tralasciate il fatto che gli opliti combattevano con una pesante armatura mentre nel film sono come mamma li ha fatti. Licenze poetiche!
Chi mi conosce sa che in genere detesto i film di guerra, e i kolossal americani in generale, ho odiato Troy e non sopporto Il Gladiatore, ma in 300 la guerra si svolge con grazia: preparatevi ad assistere a circa due ore di uomini perfetti mezzinudi che combattono con ferocia, ricalcando fedelmente i classici movimenti delle statue greche; perfezione ed eleganza in tutte le scene anche grazie ai curatissimi giochi di luce che rendono armonioso dall'addominale dell'ultimo soldato ai mantelli sollevati dal vento.
Il plot non scade mai nella dinamica ti uccido io-no io uccido te-allora mi uccido da solo-no uccidiamoci insieme: la guerra è comunque l'unica protagonista, ma è mostrata e celebrata in ogni suo aspetto. Non che la cosa mi piaccia, ma è una celebrazione con tutti i crismi.

La storia è quella della battaglia delle Termopili tra Spartani e Persiani, ed è presentata grosso modo così come ci è arrivata dagli annali (chi ha fatto almeno una versione di latino al liceo la ricorderè bene): chi deve morire muore, chi deve campare campa; fine della storia e il politically correct va a farsi benedire.
Sono quasi certo che l'amministrazione Bush abbia pagato fior di quattrini per la realizzazione del film, e il messaggio che lancia è davvero inequivocabile ma, lo ripeto, è tutto fatto con grandissima maestria.

Da vedere, davvero.

questa è proprio bella!


Non sono mai stato un anticlericale, o meglio, ho passato la mia fase anticlericale da molto tempo e mi sono, mio malgrado, adattato a quest'ottica per cui la Chiesa dovrebbe aprire bocca anche sull'ordine in cui mi metto le scarpe la mattina.
Il bello della democrazia, touchè!
Ora basta, ora basta davvero.
E siamo stati zitta quando la famiglia era in pericolo.
E siamo stati zitta quando quelli omosessuali erano amori deboli.
Ma io non tollero che il Presidente della Cei, così come il Borgomastro di San Cazzuola in Piè Piave, spari in pubblico affermazioni che rivelano una sudicizia mentale, una sessuofobia e una bigottagine ben al di là di quello che la normale ispirazione conservatrice cattolica richiederebbe.
Perchè disconoscere è un conto, accusare, additare come criminali è bel altra cosa.
Criminale sarà lei, signor Bagnasco. Gli omosessuali pagano le tasse, rispettano la legge e non nuociono a nessuno.
Mi stupisce pensare che, molto probabilmente, se il barista sotto casa avesse associato omosessualità e pedofilia molti l'avrebbero smentito e avrebbero fatto spallucce alle sue dichiarazioni. Le parole di un vecchio, la cui idea di famiglia risale probabilmente a quella del dopoguerra, della sua famiglia, che avrà lasciato giovane per andare a rinchiudersi in seminario; le parole di un vecchio che vive in un mondo dorato di punizioni divine e fuochi infernali; le parole di un vecchio che, impunemente e senza causa, affrontano lo Stato senza vergogna; a queste parole, molte parti politiche reagiscono con riverenza.

E questa volta, confermiamo davvero la nostra italianietà, e faremmo bene a vergognarci.
Tutti.

Riporto, per conoscenza, un documento che ho ritrovato stamattina in un mio libricino.

Art. 1) Un ecclesiastico che commette un peccato carnale con le proprie sorelle, figlie, cugine, nipoti o con altra donna, sarà assolto dietro pagamento di 67 libre.
Art. 2) Se un ecclesiastico chiede l'assoluzione per aver commesso peccati contro natura con un bambino o con una bestia potrà ottenerla dietro pagamento di libre 131.
[...]
Art 9)Se un prete uccide un laico può avere l'assoluzione versando un montante di 15 libre.
Art. 10)Se l'assassino ha ucciso due o più persone nello stesso giorno, pagherà 15 libre come se ne avesse ucciso uno solo.
[...]
Art 18) Colui che vuole garantirsi l'assoluzione per tutti gli omici che potrà commettere in futuro, pagherà 168 libre.

Camera Taxe, Papa Leone X








venerdì 30 marzo 2007

oh, ciao!

Corse, auto, pioggia.
io odio avere i piedi freddi
Certe cose sembrano venire giù dal cielo, e quando è poi il cielo che sembra voler venire giù le cose si fanno più complicate.
Poi, invece, ralizzo che è semplicemente che è troppo umido, perchè non ti entri nell'anima.
E allora, tiro su il cappuccio, e riprendo a saltare tra le pozzanghere. Chi mi vede pensa che io sia un bimbo, ma è solo che odio avere i piedi freddi.

Ogni paio di pozzanghere, mi regalano dello zenzero candito, che a me piace, ma solo un pò alla volta.
Alla fine della corsa, sono sporco come un bimbo, ma ho la pancia piena di zucchero.

:)